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Monica Landi - Arte nella riabilitazione

Riabilitazione urologica

Riabilitazione urologica

Riabilitazione Urologica Maschile

 

Ti sei sottoposto ad un intervento di prostatectomia o stai per farlo?

Probabilmente sei ancora un uomo in forma (l’età media degli interventi varia tra i 45 e 65 anni) ed hai necessità di riprendere prima possibile l’attività professionale e la regolare attività sessuale.

Cosa accadrà dopo l’intervento?

Probabilmente avrai una libido buona ma una compromissione della rigidità peniena e un significativo danno organico che comporterà:

1- Perdita totale dell’eiaculazione (salvo rarissimi casi)
2- iniziale disfunzione erettile
3- una variabile incontinenza urinaria iniziale
La riabilitazione può ridurre al minimo incontinenza ed impotenza che nonostante i continui miglioramenti dell’approccio chirurgico, rappresentano ancora le iniziali conseguenze sia della chirurgia robotica, che dell’intervento a cielo aperto o di laparoscopia. (lik ipasvi…) o urologia.com congresso 2016

In questa sezione desidero informarvi sulle soluzioni a cui potrete ricorrere anche se difficilmente ne sentirete parlare: la riabilitazione pre e post-intervento affiancata agli interventi di prostatectomia è praticata solo in alcuni ospedali di eccellenza (Milano, Torino, Siena) e presso solo pochi fisioterapisti specializzati.

L’intervento del fisioterapista è utile anche per informare sugli effetti dell’intervento e per sostenere la coppia dando corrette informazioni alla partner: la donna ha un ruolo molto importante nella ripresa fisica ed emotiva dell’uomo e può sostenerlo con esercizi utili e interessanti da fare insieme!

Dopo l’intervento, se le condizioni che garantiscono la continenza sono integre, ti basteranno poche sedute di riabilitazione per abbreviare la durata dell’incontinenza o per controllare il fenomeno, in caso duri più a lungo del previsto.

Gli esercizi terapeutici sono facili e discreti.

Sono mirati a:

– riprendere il controllo della muscolatura (addominali, ischiocavernosi, pavimento pelvico) e migliorarne il tono

– migliorare la validità delle contrazioni volontarie riflesse e la forza muscolare

– rafforzare il meccanismo sfinterico;

– impedire la fibrosi peniena

In rari casi essere necessario l’utilizzo del:

Biofeedback elettromiografico con elettrodi di superficie per la localizzazione dei muscoli, potenziamento dell’attenzione, induzione della competitività, compiacimento per il risultato, incremento dell’autocontrollo, coinvolgimento e consapevolezza al trattamento

stimolazione elettrica funzionale per un effetto riorganizzativo sul sistema neuro- fisiologico; per facilitare la contrazione volontaria, migliorare il controllo neuromotorio, inibire la contrazione riflessa del detrusore.

Però…

Chiamami qualche settimana prima dell’intervento!

il risultato che possiamo ottenere sarà ancora migliore se svolgerai 2/3 sedute di riabilitazione prima dell’intervento…

Perché?

… la riabilitazione prima dell’intervento ha un ruolo davvero importante!

Il pre intervento è il momento migliore per apprendere con calma gli esercizi che serviranno in seguito a gestire le conseguenze post intervento!

Allenare la muscolatura pelvica e addominale collegandole ad una giusta respirazione, correggere le cattive abitudini minzionali, gestire correttamente l’idratazione e le pressioni intraaddominali, è fondamentale per garantirsi una migliore continenza nel post-intervento che ci vedrà, anche nel migliore dei casi, in una situazione sicuramente più stressante!

Esercizi terapeutici:

la riabilitazione si differenzia in base alle caratteristiche della disfunzione erettile, all’età del paziente e alle capacità erettili prima dell’intervento.

In sostanza si tratta di localizzare e poi utilizzare in modo consapevole due muscoli fondamentali per l’erezione: il muscolo bulbocavernoso (sotto il pene) e l’ischiocavernoso (ai due lati del pene). Normalmente questi due muscoli sono utilizzati in modo inconsapevole in quanto utili sia alla fase di emissione del seme sia all’erezione spontanea (fenomeno involontario riflesso).

Compito del fisioterapista è insegnare ad utilizzare volontariamente questi due muscoli (tramite ripetuti esercizi attivi e passivi) assieme alla muscolatura pelvico-perineale, addominale e dei glutei, che supportano l’insorgenza meccanica dell’erezione.

In caso di danno neurovascolare, può insorgere una fibrosi peniena: in questo caso sono necessari ulteriori accorgimenti, come la manovra di Jelqing ed il vacuum device (terapia ossigenante) entrambi indolori e non invasivi.

Normalmente la disfunzione erettile prevede anche una terapia farmacologica orale, iniettiva gold-standard o FIC di sostanze vasoattive somministrata dall’urologo di fiducia.

Riabilitazione Urologica Femminile

 

Qualunque età tu abbia, credimi…..

la rieducazione pelvico-perineale… PRIMA SI FA E MEGLIO E’!!

– Una leggera o grave forma di incontinenza quando ridi, salti o tossisci..
– Se senti una specie di “peso proprio giù” quando fai pipì
– Se perdi qualche goccia prima di arrivare alla toilette ed il tuo incubo è diventato “un bagno vicino, vicino…”
– … in più ti accorgi di aver perso il tono dei muscoli addominali e la postura corretta (aaagghhhhhh…!!!)

Normalmente bastano pochi esercizi da svolgere prima in Studio, poi al proprio domicilio!

In casi più complessi, come grave incontinenza o prolasso, saranno necessari più incontri…

Il procedimento è sempre quello:

– capire COSA E’ e DOVE E’ la muscolatura pelvico-perineale
– imparare a contrarla
– contrarla durante precise attività quotidiane
– collegare contrazione del muscolo pelvico-perineale e corretta postura

Obiettivi: evitare che il problema si ripresenti migliorando anche l’assetto posturale (che sicuramente ne ha bisogno..)

Non ascoltare solo chi ti dice: “stringi e ferma il flusso quando fai pipì!”

Questa azione (detta esercizio di Kegel) potresti svolgerla con muscoli che aiutano la contrazione del pavimento pelvico (glutei, adduttori ecc..) ma che non sono il Pavimento Pelvico. Risultato: tanta fatica per niente!

E’ possibile gestire l’incontinenza ma meglio ancora è PREVENIRLA:

imparerai non solo a contenere la pipi ma anche a migliorare l’attività sessuale, rendendola più piacevole e più intensa per entrambi!

Una corretta riabilitazione pelvico-perineale sarà fondamentale anche nei casi in cui provi dolore ai rapporti oppure non ne sei soddisfatta. Conoscere il proprio corpo è per una donna il passo fondamentale verso la realizzazione della propria vita sociale e sentimentale!

Le pubblicità televisive sugli assorbenti per incontinenza tendono a depistarti!! Ti fanno pensare che non ci sia soluzione!! (o almeno, che l’unica soluzione sia quella)

Non farti ingannare, prova almeno una volta ad affrontare seriamente la situazione!

 

Indicazioni a carattere preventivo e terapeutico:

post-partum, pre-partum, prima e dopo isterectomia, cistocele, rettocele, ipovalidità perineale secondaria generica. Instabilità detrusioriale IUS, da urgenza e mista; prolasso uterino di I° e II° grado, turbe sessuali organiche.

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